Logistica sanitaria ai tempi della pandemia: ottimizzare le spedizioni



L'Osservatorio Contract Logistics "Gino Marchet" della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con Consorzio DAFNE, ha presentato in occasione del convegno online Logistica Healthcare: Asset strategico per il paese, i risultati dell'indagine sulla logistica nel settore Healthcare.

Come nel 2020, continua la crescita dei volumi gestiti a basse temperature, coseguente alla necessaria distribuzione dei vaccini anti-Covid19. Fra il 2020 e 2021 c'è un incremento dal 2 per cento al 3% dei prodotti movimentati a temperature sotto lo zero e dal 14% al 15% di quelli gestiti fra 2° e 8°, anche se resta maggioritaria la quota di prodotti distribuita a temperature comprese fra 9° e 25° (78% nel 2021) che dal 2018 al 2021 si è ridotta di 9 punti percentuali.

I flussi che arrivano direttamente nelle farmacie dai magazzini dei depositari (24% del totale), e la nascita negli ultimi due anni della consegna a domicilio dei farmaci, rafforzano l'ultimo miglio, l’ultimo tratto della filiera logistica che arriva nelle case dei consumatori finali, in crescita dall’1% al 2% in un anno. La maggior parte dei flussi proviene da Lombardia (71%) e Lazio (15%), che sono anche le prime destinazioni dei prodotti, seguite da Campania e Toscana.

"Tra riduzione della densità di valore per alcuni prodotti, cambiamenti di assortimento delle farmacie e dei mix di canale, il sistema logistico Healthcare si è evoluto per rispondere alle sfide del settore, confermandosi asse strategico per il paese – afferma Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics - I dati del 2021, se confermati anche nei prossimi anni, indicherebbero che la strada verso l’ottimizzazione delle consegne ha assunto un carattere maggiormente strutturale. L’accorpamento delle consegne, senza impattare sulla continuità né sul livello di servizio al cittadino potrebbe rappresentare un’importante svolta in termini di sostenibilità ambientale, economica, ma anche sociale".

"In generale la logistica ospedaliera presenta un elevato grado di complessità generata da diversi fattori, tra cui l’ampiezza e l’eterogeneità della gamma di referenze gestite (non solo farmaci) - afferma Maria Pavesi, Ricercatrice dell’Osservatorio Contract Logistics -. La logistica ospedaliera presenta opportunità di miglioramento in termini di efficienza, e l’innovazione tecnologica e digitale offre sempre maggiori possibilità per tracciare e dare visibilità sui flussi". L’analisi rileva una significativa riduzione del numero di consegne con origine dai grossisti e dirette a farmacie e parafarmacie: politiche di razionalizzazione introdotte in risposta allo scenario pandemico, accorpando le consegne e riducendone il numero medio presso le singole farmacie.

Il confronto del 2021 con il 2020 conferma la significativa riduzione del numero di spedizioni annue verificatasi nell’anno precedente. La crescita del 4,4% del 2021, portando il numero di spedizioni annue appena sopra i 21 milioni, compensa solo in piccola parte la riduzione del 18% concretizzatasi l’anno precedente, che aveva portato il numero delle spedizioni annue dai circa 25 milioni del 2019 a poco più di 20 milioni.

Il continuo consolidamento dei flussi in ingresso ai magazzini della Distribuzione Intermedia, misurato in termini di numero di colli inbound accentuatosi ulteriormente nel 2021 (circa -9,3% nel 2020 rispetto al 2019 e -15,3% nel 2021 rispetto al 2020) e il contemporaneo aumento delle confezioni in uscita dai Distributori Intermedi confermano il ruolo di cruciale "demoltiplicatore di complessità" per gli attori a monte della filiera distributiva Healthcare.

 

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