La più grande sfida: DHL e la distribuzione del vaccino Covid-19Saranno oltre 10 miliardi le dosi di vaccino da distribuire. Il corriere ha già una strategia pronta



Abbiamo pubblicato in questi giorni il file audio dell'intervista del segretario generale di OITA Marco Comelli a Isoradio riguardo la logistica di distribuzione del vaccino in Italia e nel mondo. una ricerca originale e strategica confermata dallo studio pubblicato dal Gruppo Deutsche Post DHL insieme a McKinsey&C. I numeri sono importanti e rappresentano forse la più grande sfida di logistica e trasporti che si sia mai effettuata: 200mila spedizioni di pallet, 15 milioni di consegne in contenitori a temperatura controllata, 15mila voli.

Tutto ciò considerando che con ogni probabilità si tratterà di materiale trasportato a temperature che possono raggiungere i -80 gradi. La prima sfida a cui dovrà far fronte il settore logistico è proprio la temperatura: molto probabilmente alcuni vaccini dovranno essere sottoposti a rigorosi standard che potranno raggiungere queste temperature per far sì che la loro integrità sia preservata durante il trasporto e l'immagazzinamento. Questa è sicuramente una nuova sfida per la supply chain del settore farmaceutico che solitamente prevede il trasporto di vaccini a temperature che vanno dai 2 agli 8°C.

Con oltre 1 milione di addetti ai lavori, e un fatturato di 85 miliardi di euro (il 9% del PIL) il settore logistico deve contribuire per contrastare e sconfiggere il virus. DHL con 16 impianti dislocati in tutta Italia sarà coinvolta in tutta la filiera logistica per affrontare uno sforzo ed un impegno collettivo senza precedenti per la diffusione dei vaccini contro il Covid-19. 

 

La sfida secondo DHL è dover gestire un eccesso di richiesta con una diminuzione degli spazi disponibili per il trasporto aereo. Per cercare di garantire una supply chain efficiente, DHL Global Forwarding ha dato vita a una task force a livello globale che si occuperà di guidare tutte le parti coinvolte nella gestione delle nuove esigenze, inclusa la pianificazione dei charter, voli appositamente organizzati per gestire questo nuovo e crescente flusso di domanda. 

 

L’attuale crisi sanitaria dovuta al Covid-19 ha messo in luce quanto quello della logistica sia un settore assolutamente strategico”, sostiene Mario Zini, Amministratore Delegato di DHL Global Forwarding Italia. “Il lockdown e la situazione critica non hanno ostacolato il nostro lavoro, ma anzi abbiamo continuato ad impegnarci per garantire la continuità della supply chain. Ora, insieme ad altri player del settore, siamo chiamati a svolgere un ruolo determinante nella lotta alla pandemia, attraverso la distribuzione di materiale sanitario. La condivisione del nostro know-how sarà fondamentale per aiutare i governi mondiali a delineare infrastrutture adeguate ad affrontare questa ed eventuali crisi future ed essere reattivi per la diffusione del vaccino, appena sarà disponibile”.

Per gestire emergenze sanitarie future bisognerà creare partnership tra pubblico e privato.

 

Dall'inizio della pandemia, la richiesta di forniture mediche è aumentata. Ad esempio, l'UNICEF ha acquistato 100 volte più mascherine e 2.000 volte più guanti rispetto al 2019. Il trasporto di forniture mediche da utilizzare in prima linea è stata una delle attività più cruciali nella lotta contro la pandemia nella prima fase dell'emergenza sanitaria. Per i DPI in particolare, la logistica in entrata ha rappresentato una sfida importante a causa della concentrazione geografica della produzione, della limitata capacità di trasporto aereo e della mancanza di controlli di qualità in ingresso. Per garantire la stabilità dell'approvvigionamento medico durante emergenze sanitarie future, è necessario che i governi istituiscano un’infrastruttura strategica stabilendo partnership tra settore pubblico e privato.

 

Per favorire il dialogo tra i diversi attori e contrastare la pandemia, DHL fornisce un quadro di riferimento per la cooperazione delle aziende del settore logistico con le autorità, le istituzioni, le ONG e l'industria biotecnologica per migliorare la distribuzione di forniture mediche. Il rapporto aiuta a stabilire misure per garantire una supply chain il più possibile affidabile e sicura. La strategia per affrontare le emergenze sanitarie future include l’istituzione di un network di partnership, una forte infrastruttura logistica e la trasparenza della supply chain abilitata all'IT. 

 

A questo indirizzo lo studio completo: https://www.dhl.com/pandemic-resilience