Torello, tra Verona e ParmaNella città scaligera 40.000 mq nel Logistics Park, in quella emiliana successo di partecipazione al Cibus



Oltre 40.000 i mq coperti nel nuovo polo logistico Verona Logistics Park, destinati a rafforzare l’espansione del Gruppo Torello sempre più connotato come fornitore di logistica a 360°, con una reinterpretazione dello spazio in chiave moderna e funzionale, a cominciare dalla posizione, tra a4 e A22, un punto davvero strategico per le due dorsali, nord-su e centro-Austria e Germania.

Questa nuova unità presenta doppio fronte di carico. Dei 40.000 mq in uso, 32.800 mq sono dedicati al secco e 5.200 al fresco. Ad ottimizzare il traffico delle merci nelle operazioni di carico e scarico ben 83 baie di carico, di cui 63 per il secco e 20 per il fresco. Passando all’interno del magazzino sono disponibili oltre 53.000 posti pallet. 

 

Cibus Connecting Italy 2023 da protagonisti

Successo in termini di visibilità e relazione per Torello, partner di OITAF nella ricerca dei migliori sistemi per il trasporto in sicurezza di prodotti a temperatura controllata. 

I numeri di Coldiretti sulla base dei dati Istat a gennaio 2023 parlano chiaro: la produzione alimentare in Italia cresce del 6% a gennaio rispetto allo stesso mese dello scorso anno, spinta dal record storico nelle esportazioni che nel 2022 raggiungono il massimo di sempre a 60,7 miliardi di euro. Numeri che raccomandano il proseguimento delle politiche di massima sensibilità per una offerta logistica agroalimentare che si faccia sempre più interprete dei consumi; il che vuol dire lavorare come partner lato industria per mettere le aziende nella condizione di avere sempre il controllo sulle proprie produzioni. 

 

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Umberto Torello,  titolare e COO del Gruppo, ha messo in evidenza dati importanti che rafforzano la strategia intrapresa. “In un’Italia composta al 90% da piccoli e medi produttori che devono essere tutelati al pari di quelli più grandi, una logistica trasparente significa responsabilità sia nei loro confronti che nei confronti dei consumatori. Il tema della responsabilità chiama in causa la necessità di una “logistica interconnessa, tracciabile come la filiera produttiva. In fondo, gestire in modo responsabile significa lavorare affinché sia garantita la sostenibilità per tutti”.

Gli fa da cassa di risonanza Daniel Grimaldi, Coordinatore Marketing e Comunicazione, che ha parlato di “maggiore consapevolezza rispetto alla qualità del cibo. Le aziende del settore alimentare lo hanno compreso ed hanno iniziato ad investire sul bio e sulla produzione più locale e a comunicare meglio le caratteristiche delle loro produzioni. La logistica invece non è ancora così nota al grande pubblico e le varie fasi non sono chiare ai consumatori”.

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