Il carretto digitale di Haagen-Dasz La marca di gelati ha testato la possibilità di ordini via smartphone



Lo scorso 7 settembre in Russell Square a Londra il food delivery ha forse compiuto un altro passo. I visitatori a passeggio nel giardino, tra i ricordi di Virginia Wolff e il British Museum, volendo potevano ordinare via smartphone una coppa di 'ice cream' della famosa marca e vedersela consegnare in tempo reale, senza nemmeno doversi fermare ad attendere l’incaricato con la sua borsa refrigerata.

L’ordine veniva inserito tramite un’applicazione di chat in Facebook Messenger. Interfacciata direttamente con il servizio di geolocalizzazione dello smartphone, l’applicazione acquisiva la posizione del cliente e la tracciava in tempo reale.

Intanto su di un furgone refrigerato, l’ordine veniva preparato e affidato ad un fattorino che, dotato di una borsa refrigerata, la consegnava nel giro di una manciata di minuti. Durante tutto il processo il cliente poteva seguire in tempo reale la posizione del proprio gelato in arrivo, per poi pagarlo al ritiro.

Come si è detto è stato un esperimento limitato, per cui General Foods, la proprietaria del marchio, si è affidata ad agenzie e software house esterne. I clienti non sono stati molti (l’esperimento è durato una sola giornata e Bloomsbury è una meta abbastanza elitaria per britannici e turisti), ma tutto ha funzionato perfettamente.

L’ordine e la consegna 'a passeggio' prenderanno piede. General Foods e diversi analisti dicono di sì, anche se in situazioni specifiche. Una cosa è certa: la 'logistica del capriccio' non sembra avere limiti.

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