Prolungare la shelf life della frutta con un adesivo



In tutto il mondo si ricercano metodi efficaci e non troppo costosi per prolungare la shelf life dei prodotti alimentari freschi. Se un prodotto infatti dura di più, tutta la catena che lo porta dalla produzione al consumo lavora in condizioni di meno stress e si riducono gli sprechi. Per la frutta esistono diversi approcci, dall’uso di contenitori e packaging attivi alla conservazione a temperatura e atmosfera controllata, all’applicazione sui singoli frutti di rivestimenti più o meno edibili.
A quest’ultima categoria appartiene la proposta di una start up malese-americana, Stixfresh, con sede a Seattle, fondata nel 2017 per sviluppare l’idea di uno studioso malese, Zhafri Zainudin.

L’invenzione, per è cui stato richiesto un brevetto internazionale, si basa su un mix di sostanze definite come “naturali” che comprendono cera d’api e sale comune, e molto altro. L’applicazione di questo composto alla superficie del frutto dovrebbe combattere la perdita di umidità e ridurre il livello di etilene, la sostanza prodotta dal frutto che ne controlla la maturazione. Le basse temperature, riducendo la respirazione dei frutti, riducono anche la produzione di etilene. Inoltre, nel mix dovrebbero essere incluse altre sostanze quali alcaloidi, tannini e zuccheri che combattono la crescita dei batteri e delle muffe. 
L’idea non è nuova, da decenni la frutta viene rivestita di qualche tipo di composto per farla durare di più. Nuovo è il metodo di applicazione. Un’etichetta adesiva stampabile viene impregnata del composto, la cui composizione esatta non è nota e sembra sia variabile secondo il tipo di frutta, e applicata durante una fase del ciclo di raccolta-trasporto-stoccaggio-distribuzione-consumo.
La società afferma che indipendentemente da quando viene applicato, l’adesivo è efficace e prolunga la shelf life del frutto fino a 14 giorni. La frutta per la quale Stixfresh funziona è quella più sensibile all’etilene (mele, pere, avocado, kiwi e mango). Le sostanze di cui è impregnato l’adesivo sublimano e si disperdono su tutta la superficie del frutto. L’invenzione ha vinto due primi premi al World Food Innovation Awards 2019 lo scorso marzo a Londra. La produzione su scala limitata dovrebbe essere iniziata da poco, non resta che vedere se funzionerà.

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