Largo consumo in Italia, gli aspetti cruciali (e positivi) del 2024



(descrizione) Il 2024 è stato un anno di ripartenza per il settore del largo consumo. Una crescita dovuta all’aumento della pressione promozionale e degli assortimenti. Se n'è parlato in particolare nel corso del webinar “Navigare il futuro tra inflazione e cambiamenti nei consumi”, organizzato da GS1 Italy in ambito ECR e in collaborazione con Circana.
"Come ogni anno vogliamo fornire il nostro contributo di analisi e interpretazione dei fenomeni che stanno caratterizzando il largo consumo in Italia" ha commentato Carolina Gomez, ECR project manager di GS1 Italy. "In questo modo ci proponiamo di aiutare le imprese a conoscere meglio il contesto in cui operano, il livello di servizio che offrono e la capacità di soddisfare il consumatore finale, fornendo loro informazioni di valore che li aiutino nelle loro decisioni strategiche".

Durante il webinar, con Carolina Gomez, Corinna Passaro, retail director di Circana, e Alex Chiesa, retail account executive di Circana, hanno illustrato i tre fenomeni più rilevanti che caratterizzano lo scenario attuale, con focus sugli aspetti cruciali del 2024 in confronto con gli anni precedenti.

1.Volumi di vendita in ripresa, trainati dalla ricerca di benessere

Dall'analisi è emersa una piccola ma significativa ripresa dei volumi dall’inizio dell’anno (+1,8%), soprattutto nelle ultime settimane: un trend comune a tutti i canali distributivi della GDO (ad eccezione di ipermercati e piccole superfici), anche a parità di rete, che si ripercuote anche sull’aumento delle vendite in valore (+2,3%).
Inoltre, c'è stato un rallentamento dell’inflazione (+0,3%) insieme al ritorno all’attività promozionale, riscontrato in tutti i canali (+1,7 punti percentuali).
2. Crescita delle private label e dei primi prezzi
Il 2024 vede il consolidamento della crescita della marca privata, arrivata al 30,1% di quota nel mercato totale del largo consumo confezionato. Lo spostamento dei consumi verso la marca privata penalizza soprattutto i fornitori maggiori (i top 25) e premia la fascia di primo prezzo, la cui quota di mercato è aumentata di +2,8% in 12 mesi, arrivando al 20,1% del giro d’affari del largo consumo confezionato in GDO.
3. Più scelta e più efficienza a scaffale
Gli assortimenti nei punti vendita sono tornati ad ampliarsi (+0,8% annui) arrivando a una media di 9.428 referenze. La crescita assortimentale è guidata da superstore, supermercati e discount. Unico canale in negativo sono i petshop (-1,1%). Di pari passo è migliorato anche il livello di efficienza dello scaffale: il tasso di out-of-stock è sceso rispetto al 2023 (da 3,6% a 3,5%), mentre l’incidenza delle vendite perse è diminuita di -0,2 p.p., fermandosi a quota 4,8%.
L'analisi per tipologia di fornitore ha fatto emergere il miglioramento dell’industria di marca in termini di out-of-stock (-0,1%), confermandone la maggiore efficienza rispetto alle private label (rispettivamente 3,4% e 3,7% di tasso di out-of-stock).