Il primo trimestre 2025 ha registrato un incremento delle esportazioni di formaggi del +13,8% in valore e del +3,4% in volume rispetto allo stesso periodo del 2024. L'Italia si conferma come secondo esportatore mondiale di formaggi, dietro soltanto alla Germania.
I protagonisti di questa crescita sono: Formaggi Dop come ambasciatori Parmigiano Reggiano e Grana Padano restano i simboli del successo: alta domanda, prezzi elevati e grande reputazione internazionale; Formaggi freschi in accelerazione Oltre agli stagionati, si registra una crescita significativa dei formaggi freschi, sia in volume che in valore, segnale di un'offerta più diversificata e di consumi globali che cambiano; Mercati strategici Stati Uniti e Regno Unito si confermano trainanti, ma anche in Europa la domanda di formaggi italiani resta solida.
Occorre però attenzionare alcuni segnali quali: la produzione di latte in calo: nei primi mesi del 2025 la produzione vaccina ha segnato un -1% rispetto al 2024; i prezzi alla stalla in aumento: buoni per gli allevatori, ma rischiosi se i costi non vengono compensati lungo la filiera; le sfide geopolitiche e tariffarie: dazi, normative sanitarie e logistiche possono incidere sulla competitività italiana.
Un valore economico e culturale
Bisognerà puntare su: innovazione e sostenibilità: riduzione dell'impatto ambientale, packaging ecologico, energie rinnovabili; espansione verso l'Asia e il Medio Oriente, mercati con margini ancora poco sfruttati; difesa delle denominazioni d'origine: lotta serrata alle imitazioni e tutela legale dei marchi Dop; supporto alle PMI: aiutarle a internazionalizzarsi con strumenti digitali, reti commerciali e cooperazione.