Una cosa è certa: neanche nelle edizioni degli anni belli il Transpotec veronese riusciva a chiamare un numero di ministri, sottosegretari, Direttor Generali, maestri di pensiero minimamente paragonabile a quello che Alis, sia nella prima e ancor di più nella seconda edizione, quella che si è appena conclusa, è riuscita a raccogliere in Fiera di Verona. Le auto di scorta hanno creato nell’area VIP una specie di coacervo di Forze Armate di tutti i tipi, a testimoniare il riconosciuto merito di Guido Grimaldi per questa edizione-monstre. Sembrava di essere ai fori imperiali il 2 giugno. Vediamoli questi numeri: 8 ministri e 9 tra viceministri e sottosegretari. 3 presidenti di Commissioni parlamentari, 7 parlamentari, 2 eurodeputati, 6 presidenti di Regione. Poi greche e mostrine al massimo livello e doratura e di tutte le armi. A corollario 350 relatori spalmati in oltre 100 eventi per una cavalcata videomicrofonica di quattro giorni, pilotati da moderatori di gran lustro. Tanto di cappello, una Las Vegas della logistica e del trasporto.
La cronaca però non ci restituisce concretezza, iniziative, prese di posizione, “fatti”. Non ci resta niente. Si potrebbe obiettare che ciò vale un po’ per tutti gli eventi che si affastellano tra trasporto e logistica, ma tanto ben di dio, in termini di decision maker e potere governativo e legislativo, poteva e doveva essere meglio sfruttato, ad esempio per la redazione di una Carta di propositi e obiettivi, oppure per lanciare iniziative extranazionali. O ancora per mettere insieme un tavolo permanente intermodale, visto che il mare è il nocciolo duro degli organizzatori, dove spaziano con conoscenza e competenza, mentre ferro e gomma sono territori di recente quanto incerta conquista.
Si avverte, ci sembra, la necessità di una maggiore interazione, ad esempio, sulla sostenibilità.
Tanta vetrina, poca concretezza. Tanta politica, altrettanta superficialità, all’insegna di un demagogico e usurato, ma sempre utile: “tutti insieme dobbiamo fare di più per il bene del trasporto”. Amen.