Più sicurezza e tracciabilità nel campo farmaceutico. L’Italia ha attuato la Direttiva europea (62/2011/UE “anticontraffazione farmaco”) già adottata negli altri Paesi della UE per garantire la sicurezza dei pazienti. Diventa così obbligatorio l'inserimento del GS1 DataMatrix, il codice bidimensionale di identificazione e tracciabilità sviluppato da GS1 sulle confezioni dei prodotti farmaceutici soggetti a prescrizione.
Con la Direttiva sono introdotte misure di sicurezza e di controllo sui farmaci commercializzati in Europa con l’obiettivo di tracciarli e rintracciarli per impedire che ai pazienti arrivino medicinali falsificati o contraffatti, la cui incidenza è stimata fra l’1 e il 10% del settore farmaceutico globale. La normativa italiana prevede che gli astucci di tutti i farmaci prescritti e commercializzati in Italia devono essere dotati di cinque informazioni che ne consentono l’identificazione e la tracciabilità: il codice univoco di identificazione del prodotto, ovvero il numero GTIN - Global Trade Item Number - del sistema GS1; il numero seriale; il lotto; la data di scadenza; il numero di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) rilasciato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Le cinque informazioni-chiave saranno scritte sulle etichette dei farmaci e fornite attraverso il GS1 DataMatrix, il codice bidimensionale standard GS1, che dovrà comparire su ogni confezione.
"Per adeguarsi alla direttiva europea anticontraffazione dei farmaci le aziende italiane dovranno utilizzare gli standard GS1, che permettono di identificare in modo univoco i prodotti, di migliorarne la tracciabilità e di favorire l'efficienza della supply chain, aumentando così il livello di sicurezza di utilizzatori e pazienti" ha commentato Bruno Aceto, ceo di GS1 Italy. "Si tratta di un importante passo in avanti per l’Italia, che si allinea agli altri paesi europei nella lotta alla contraffazione dei farmaci e all’ingresso di medicinali falsificati nel mercato comunitario".